ISOLA DI BURANO
E’ un’isola nell’estremo nord della laguna, nota per le sue tipiche case vivacemente colorate e per l’antica lavorazione del merletto. Probabilmente è stata fondata dai cittadini di Altino, che per sfuggire dalle invasione barbariche si rifugiarono nelle isolette a nord, costruendo palafitte con canne e fango.
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MERLETTI E LA SCUOLA DEL MERLETTO
La tradizione del merletto sembra sia dovuta alla necessità e al perfezionamento della tecnica per riparare le reti da pesca o secondo alcuni, alle lunghe attese delle moglie per attendere il ritorno dei mariti pescatori. Le prime testimonianze risalgono alla fine del XV secolo, e nel secolo successivo la dogaressa Morosina Morosini fondò il primo laboratorio con le merlettaie che diventò presto una delle più ricche corporazioni di Venezia. I merletti più famosi sono stati acquistati da Caterina de’ Medici, dai Tudor, da Luigi XIV, La Regina Margherita, ecc.
Nel museo del merletto sono esposti oltre duecento esemplari unici a partire dal XVI secolo, eseguiti con le tecniche complicate ed uniche nel suo genere. Oggi, per mantenere viva la tradizione, si eseguono ancora corsi ma per creare un centrotavola è necessario circa un mese.
CURIOSITA’
Case colorate: probabilmente la tradizione di colorare le abitazioni è per permettere ai pescatori di riconoscere la proprie abitazioni da lontano e, in particolare, nelle giornate di nebbia intensa. Le mogli per aspettare il ritorno dei “barcaroli” passavano il tempo a fare i merletti per poi rivenderli ai nobili.
DA NON PERDERE:
Passeggiare per l’isola: ammirate uno dei borghi più belli d’Italia facendo una passeggiata per l’isola, soffermatevi a guardare il campanile pendente annesso alla chiesa di San Martino.
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ISOLA DI TORCELLO
Insieme a Malamocco è uno dei centri urbani più antichi e probabilmente in origine era strettamente collegata da un canale navigabile alla vicino Altino, città romana. La sua grandiosità e ricchezza degli abitanti dell’isola sono testimoniate dalla sontuosa cattedrale di Santa Maria Assunta (V secolo), costruita in stile bizantino.
Nel periodo di massimo splendore gli abitanti erano circa 20.000, con numerose chiese (tra cui la Chiesa Santa Fosca) e conventi, con un proprio Podestà, consentendo di essere indipendente dalla rivale Venezia.
Nonostante fosse, insieme a Burano e Mazzorbo, stata inserita al centro di un commercio marittimo, perse sempre più potere a scapito della vicina Venezia.
Oggi l’isola non presenta molti edifici in quanto nei secoli furono spogliati dai veneziani e muranesi per la costruzione dei propri palazzi. E’ presente la bellissima Basilica di santa Maria Assunta, in cui interno è presente un mosaico in stile bizantino di grandi dimensioni che rappresenta il Giudizio Universale e una Madonna col bambino. E’ visibile anche l’immagine di Sant’Eliodoro, primo vescovo di Altino e il sarcofago romano collocato sotto la prima pietra della cattedrale, posata nel 639.
La chiesa vicina, intitolata a Santa Fosca, risale al XII secolo, e le cui spoglie sono sotto l’altare. La chiesa ha la pianta a croce greca, tipica dell’influenza culturale bizantina che Venezia subì fra il IX e il XII secolo.
CURIOSITA’
Trono di Attila: si tratta di una pietra bianca a forma di sedia presente nel campo adiacente la basilica. La leggenda narra che si sedette Attila al suo passaggio a Venezia ma probabilmente era destinato al vescovo di Torcello o un’altra autorità locale.
DA NON PERDERE
Il ponte del Diavolo: è lungo il tragitto tra il pontile del battello e le chiese. E’ famoso per non avere i parapetti e che nelle notti di luna piena è visibile il Diavolo con la fattezza di una gatto nero.